Carbone vegetale in quantità importanti che si presta ad essere incorporato quale ammendante nel terreno, migliorandone le caratteristiche di permeabilità, porosità, aerazione, capacità di trattenere l'umidità, in altri termini, migliorando il terreno dal punto di vista agricolturale; il Biochar. «Fino a un secolo fa – racconta Franco Miglietta, ricercatore dell'istituto di Biometeorologia del Cnr, a Firenze,– i suoli agrari italiani contenevano 130 tonnellate di carbonio per ettaro, oggi quasi la metà. Aggiungendo 700 chili di biochar all'anno, si potrebbe aumentare la loro fertilità e immagazzinare lì per secoli l'anidride carbonica che le piante hanno preso dall'atmosfera per crescere».
Se per ipotesi questa soluzione venisse adottata da tutta l'agricoltura italiana, il Paese toglierebbe dall'atmosfera 45 milioni di tonnellate di CO2 all'anno. Per questo molte ricerche si sono orientate alla ricerca di sistemi economicamente validi per catturare e "sequestrare" sottoterra l'anidride carbonica prodotta dalle industrie per diminuire le emissioni serra in atmosfera; la tecnologia CCS (Carbon Capture and Storage). In Italia un decreto legislativo, alcuni brevetti, ma nessun sito ancora operativo. In altri casi sono stati utilizzati setacci molecolari per catturare la CO2 da immettere nel terreno.
Secondo Greenpeace, organizzazione ambientalista diffusa a livello mondiale, la CCS non rappresenta una soluzione al problema energetico e climatico; per diversi motivi. Intanto, nell'ipotesi migliore, non si prevede che la tecnologia possa essere disponibile su scala industriale prima del 2030. Inoltre, gli impianti CCS consumano a loro volta molta energia, a scapito dell'efficienza degli impianti a cui si applicano, e hanno costi molto alti.
Come alternativa valida, i ricercatori Cnr e Greenpeace sostengono le fonti rinnovabili, verso le quali l'organizzazione ambientalista propone il dirottamento degli investimenti.
BENEFICI E MOLTEPLICI IMPIEGHI DEL CARBONE VEGETALE
Diversi studi hanno dimostrato significanti benefici agronomici, come l’aumento della produzione delle colture, in terreni ammendati con biochar oltre a:
favorire la ritenzione idrica e aumentandone l’area superficiale del suolo
l’aumento di pH determina un incremento della solubilità di elementi importanti per le piante, quali fosforo, calcio e potassio
migliorare delle caratteristiche chimiche del suolo,
diminuire la lisciviazione di elementi nutritivi importanti con conseguente aumento della fertilità del suolo
diminuire l' utilizzo di fertilizzanti chimici
contribuire alla riduzione dell’inquinamento diffuso grazie alle sue elevate capacità assorbenti
rimuovere nitrati, fosfati, metalli pesanti, pesticidi e composti organici sia dai suoli che da soluzioni acquose.